preparazione del terreno
Per un impianto familiare è sufficiente scavare alcune buche, profonde 40 – 50 centimetri, nelle quali verrano trapiantate le piantine. Sul fondo della buca si può mettere del letame maturo. Essendo una pianta molto rustica non sono necessarie lavorazioni particolari.
Per le coltivazioni a livello professionale vengono effettuate specifiche lavorazioni profonde con sesti di impianto minimo di 3 m x 5 m. 3 metri tra una pianta all’altra e 5 metri tra i filari per favorire le varie fasi di lavorazioni con mezzi meccanici. Tutti i tipi di terreno sono ottimi per una piantagione o coltivazione di un pistacchieto con dovute valutazioni dei nostri tecnici che mettiamo a vostra disposizione.
Qualche esempio dei tipi di terreni che si possono trovare:
Argilloso:può essere molto compatto e rendere difficoltoso il radicamento. Capace di trattenere l’umidità anche in periodi più asciutti, questo tipo di terreno, quando è secco si screpola e si spacca in superficie; se ha un cattivo drenaggio si satura subito di acqua, impaludando la zona e provocando anche l’asfissia delle radici.
Sabbioso:al contrario è molto asciutto, perché l’acqua percola facilmente tra le particelle; per questo motivo è in genere povero, poiché le sostanze nutritive vengono facilmente dilavate.
tipi difficili di terreno
Pietrosi: composti da pezzi di roccia e ghiaia mista con terreno.
Torbosi:questi si trovano principalmente nelle zone molto piovose con cattivo drenaggio. La torba è humus allo stato quasi puro; è un’ottima spugna ma non contiene alcun alimento e non ha attività microrganica.
Fangosi: questi terreni si trovano negli acquitrini che si sono prosciugati; hanno un aspetto sterile e sono sterili.
Laterici: sono molto alcalini, ricchi di sostanze nutritive, ma raramente sono umidi.
Non esitare a contattarci se hai qualche dubbio o vorresti farci qualche domanda in merito
No comments.